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MTAF#37

                                                                



Non c’era apparentemente nessun buon motivo per dedicare un numero di Museo Teo a Ronald Laing, nel senso che lo zeitgeist del momento non ne suggeriva un bisogno ineludibile.
Non c’era, se non fosse stato per l’accavallarsi, nel giro di pochi giorni, di una serie di circostanze che lo hanno reso, di fatto, inevitabile.
Le contemporanee - per quanto disparate -  richieste di libri e di immagini mi hanno portato a cercare nei miei archivi – fisici e digitali - che sono di fatto paragonabili a un mucchio informe sul pavimento di  una stanza (neppure vuota per di più).
Per il digitale, questo significa che non so mai dove cercare i file…  Quanto alla mia biblioteca, una volta consultati, difficilmente i libri tornano al loro posto  (anche se mi illudo sempre di sapere comunque dove trovare quello che cerco…)
Ecco che Klaus mi chiede, per conto di Chiara, testi di donne sulla fotografia, e mi metto alla ricerca del libro di Francesca Alinovi. Trovato facilmente (edizione originale), ma intanto comincio a pensare genericamente a una mostra di libri, significativi come questo, ovviamente. Ma penso anche ai rapporti con gli autori di questi libri.
Claudio mi chiede se conosco La pragmatica della comunicazione umana di Paul Watzlawick…  anche quello so dove trovarlo, e subito penso agli altri autori fondamentali della mia formazione, come Bateson e Laing, e alle copie strausate dei loro testi (anche se, in fatto di strausato e sottolineato, nessuno può competere con L’opera d’arte… di Benjamin). L’Io diviso non si trova, ma ci sono copie ben usate di altri testi, Nodi innanzitutto. Ecco allora che si precisa l’idea di una mostra di libri che hanno segnato la mia vita.  Ma si capisce che è c’è ancora da fare…
Giancarlo mi ha da poco chiesto immagini del mondo dell’arte – nello specifico di inaugurazioni di mostre in Italia, se possibile ritornando indietro nel tempo - e così tra immagini di Argan, Restany e Warhol riemergono quelle di Laing, scattate nel 1979 alla Fondazione Feltrinelli. Si tratta di due foto B&N 12x18 - su cui sono intervenuto con la  china – di Laing che si annoda la cravatta: in realtà se la sta togliendo, non  appena finita la conferenza, perché non era proprio abituato a portarla…  Due altre foto, sempre scattate in quella occasione (in quelle si sta levando la giacca, è la sequenza temporalmente precedente) le avevo esposte nella mostra 60x60.  Ma queste due sono davvero eccezionali, da accoppiare alla copertina di Nodi.
Ecco, la prima opera è pronta, o forse addirittura la prima mostra. Un ciclo di piccole mostre, non invasive, molto discrete all’interno di una libreria. (O di varie librerie). Un libro e un’opera, più o meno direttamente ispirata o collegata.
Ultimo anello del percorso, la possibilità di stampare un piccolo prodotto editoriale a prezzo irrisorio: nel giro di un pomeriggio MTAF #37 era pronto. Ecco fatto!  [g.b.]

Intanto c’è MTAF #37 (500 copie, formato 10,5x15; otto pagine): la mostra verrà.