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MTNZ # 11_7 BERLIN BIENNALE


Dal 4 giugno al 18 settembre 2016 si è svolta la nona edizione della Berlin Biennale for Contemporary Art The Present in Drag, curata dal team newyorchese di DIS Magazine e dislocata in varie sedi, dal KW all’Akademie der Kunst, il bunker della Feuerle Collection, la European School of Management and Technology, ospitata da quello che fu il consiglio di stato della DDR – di cui conserva significative tracce – fino a un battello turistico in navigazione sulla Sprea.


Decisamente ambizioso e presuntuoso il taglio curatoriale, che si prefigge di “materializzare la condizione digitale e i paradossi che sempre più costituiscono il mondo” con “il virtuale come il vero, nazioni come marchi, persone come dati, la cultura come capitale, la felicità come il PIL”. In un presente imprevedibile e incomprensibile forgiato da una persistente serie di finzioni in cui investire nella finzione è più vantaggioso che scommettere sulla realtà, è tuttavia necessario cominciare a costruire un presente alternativo, riconfigurare narrazioni e decifrare significati dal flusso continuo.




Per quanto riguarda le istituzioni museali, dal 2 luglio al 6 novembre l’Hamburger Bahnhofha presentato Das Kapital, una mostra concepita a partire dal monumentale lavoro di Joseph Beuys  Das Kapital Raum 1970 – 1977 realizzato per la Biennale di Venezia del 1980 che rappresenta la sintesi della sua attività artistica di quegli anni in cui sviluppa una definizione di capitale liberato dal suo rapporto con il denaro, mettendo il potenziale creativo degli esseri umani al centro del pensiero economico: Art = Capitale.


Capitale. Debito, territorio, utopia cerca di cogliere il cambiamento di paradigma di Beuys e esplorare il suo concetto di capitale, giustapponendo opere d'arte contemporanea con opere provenienti dalle collezioni e storiche dei musei berlinesi. Utilizzando opere d'arte, musica, film e oggetti provenienti da tutto il mondo la mostra ripercorre il concetto di valore e si interroga su ciò che è stato, e, soprattutto, che cosa potrebbe essere il capitale.



Il 27 agosto si è svolta la tradizionale Lange Nacht der Museen, durante la quale dalle quattro del pomeriggio alle due di notte si possono visitare 77 musei e partecipare a centinaia di eventi, grazie a una efficientissima organizzazione e una rete di bus. L’occasione per vedere soprattutto piccoli musei o collezioni che altrimenti vengono sacrificati di fronte alle mostre più importanti. Tra le cosa da segnalare #stadt der frauen al Museum Ephraim-Palais e la mostra Visionäre der Moderne/Modern Visionaries che raccoglie disegni e testi di tre visionari tedeschi come lo scrittorePaul Scheerbart, l'architetto Bruno Taut e soprattutto dell’architetto Paul Gosch, con i suoi disegni fantastici. Il tutto nei meravigliosi spazi della Berlinische Galerie.